Per fare in modo che il proprio sito si faccia notare su Google occorre osservare alcune regole SEO.
SEO significa letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca e segnatamente Google, il motore principale che ha più traffico in rete.
Per capire quali sono i segreti del posizionamento su Google lo abbiamo chiesto a Pietro Soddu di serviziposizionamento.com, su come aumentare la visibilità su Google.
La strategia si articola in 4 punti:
- Comprendere l’anatomia di una pagina di risultati di ricerca può aiutarti a creare contenuti che invoglino le persone a cliccare sul tuo sito.
- Occorre strutturare, organizzare e promuovere il vostro contenuto in modo efficace per posizionarsi in alto nelle SERP (pagine di risultati).
- Aggiornare e rinfrescare i contenuti per mantenerli pertinenti.
- Ottenere che la vostra pagina si posizioni bene nei risultati di ricerca è difficile, ma la ricompensa vale spesso lo sforzo. Infatti, uno studio dimostra che la prima pagina di Google riceve il 95% del traffico web. Forse più importante, l’85% dei clic sulla prima pagina dei risultati di ricerca di Google sono fatti su link organici, e l’altro 15% va agli annunci a pagamento.
Cominciamo con le nozioni di base. Prima di poter creare una pagina dei risultati dei motori di ricerca efficace, è necessario capire i componenti di una pagina.
Ottimizzare i contenuti e il codice html
Google fornisce un buon modello su come creare buoni titoli e snippet nei risultati di ricerca, ma c’è molto di più da considerare. Qui ci sono le parti principali di un risultato di ricerca di Google, più tardi guarderemo a strutture di informazione più sofisticate.
- Titolo
- Snippet
- URL
- Ricerche relative a “..”
- Le persone hanno chiesto anche
Guarda questa pagina dei risultati di Google.
La ricerca è semplice: ma Google fornisce risposte pertinenti e allargate. Ciò significa che sta cercando di capire (e lo sa dai dati storici di ricerca e dai trend) cosa vuole sapere davvero l’utente.

Le informazioni che possiamo trarre sono tante… ma andiamo su un settore più quotidiano.
In questa immagine puoi notare come Google dia visibilità a siti che forniscono informazioni precise e in dettaglio:

E che tra i siti presenti nella prima pagina di Google per quella keyword ci siano elementi in comune piuttosto facili da capire e quindi da ottimizzare.

Questo fatto cosa ti dice? Che già devi iniziare a ottimizzare gli elementi che compaiono sui risultati di Google. Tra quelli citati il più importante è il titolo e può essere ottimizzato nella sezione head del sito, scrivendo il “title tag”.
Questo dice chiaramente di cosa parla la pagina ed è la principale informazione di cui ha bisogno Google.
Nell’esempio sopra è la scritta in blu grande.
Lo snippet viene dalla meta description, una descrizione che anticipa il contenuto, come una specie di presentazione di ciò che troveranno gli utenti sulla pagina.
Non è un vero e proprio fattore di posizionamento, ma è molto utile per stimolare il click da parte dell’utente, che nel computo finale conta. Se la tua pagina viene cliccata più spesso di altre, indipendentemente dalla posizione, Google finirà per premiarla.
La descrizione è quindi la frase che sta sotto il titolo. Come puoi vedere, in alcuni casi Google estrae dal contenuto la descrizione, per fornire una risposta più pertinente.
L’URL è chiaramente indipendenza del dominio scelto. Se a comparire è la home page non puoi fare molto, ti devi accontentare della scelta fatta all’inizio. In genere però ci si posiziona con le pagine interne e qui puoi scegliere un url in linea con il contenuto, che contenga dunque le parole chiavi. Se usi un CMS come WordPress, l’URL verrà impostato in automatico.
Gli ultimi due elementi ci aiutano a capire l’importanza del contenuto, cioè di quello che contiene la pagina. Questo non è univoco e dipende dalla tipologia del sito. Nel caso di un e-commerce il contenuto è senza dubbio il prodotto, o meglio, la sua scheda (lo vedi nell’esempio).
Nel caso di una pagina informativa, il contenuto è il testo. Ma se, ad esempio, devi mostrare qualcosa, probabilmente il contenuto sono le immagini.
Questo ti dice, insomma, che il motore di ricerca Google classifica il contenuto a seconda delle esigenze dell’utente.
Se l’utente vuole acquistare un prodotto, il contenuto deve avere una scheda che lo descrive, un tasto del carrello e delle informazioni molto chiare sul procedimento di acquisto. Se deve prenotare un volo sarà presente un tool di ricerca che permette di trovarlo e fare booking. Gli esempi possono essere tanti, ma alla fine devi dare all’utente ciò che è veramente utile. E puoi farlo scrivendo un contenuto efficace, completo e originale, cioè mai comparso sul web. Un contenuto che aggiunga qualcos’altro rispetto a quello che si trova online.
Come scrivere un contenuto rilevante
Come si struttura il contenuto è importante
Non c’è una formula unica su come creare e strutturare il tuo contenuto per posizionarsi bene, perché entità diverse sono trattate in modi diversi. Un’azienda locale ha bisogno di strutturare i contenuti in modo diverso da un’organizzazione globale. Tuttavia, ci sono alcune buone pratiche che possono dare al tuo contenuto una buona possibilità di posizionarsi bene.
Come fare in modo che i contenuti scritti siano ben posizionati
Inizia con la ricerca. Leggi i primi cinque articoli che già esistono sull’argomento e punta a rendere il tuo migliore e più lungo. I contenuti di forma lunga di più di 1.800 parole tendono a classificarsi meglio delle pagine più corte, almeno nelle ricerche dove lo scopo è fornire informazioni. Il dettaglio è la chiave qui – nel senso che devi dare risposte concrete e utili, anticipando ciò che l’utente potrebbe chiederti dopo aver letto la parte iniziale dell’articolo. Tieni conto che comunque la lunghezza è meramente indicativa.
Link rilevanti a contenuti correlati a esperti
È anche importante includere link rilevanti per illustrare ulteriormente i dettagli. Pensa a come funziona Wikipedia ed emula. Naturalmente il miglior contenuto a cui collegarsi è il tuo contenuto che già si trova sul tuo sito, con dei link interni, ma se non hai quel contenuto in atto, allora linka pure gli esperti del settore. Gli esperti, non i concorrenti.
Stabilisci il tuo contenuto come autorità sull’argomento creando un hub di informazioni utili. Questo significa ricercare statistiche rilevanti, eventi attuali e qualsiasi altra informazione che potrebbe essere interessante per il tuo lettore. Discuti questi argomenti nella tua pagina e fornisci link per convalidare le tue affermazioni.
La scelta delle parole chiave
Scopri quali parole chiave sta cercando il tuo pubblico di riferimento e includile nei titoli e nel testo del tuo post. Concentrati su una parola chiave per pagina web o blog, e assicurati che il tuo contenuto copra completamente il suo argomento. Più definitiva è la tua pagina, più alto sarà il suo ranking.
Come minimo, la tua parola chiave dovrebbe apparire in:
- URL della pagina
- Titolo della pagina
- Titoli dell’articolo sopra i paragrafi
- Come testo alternativo nelle immagini che inserisci
È fondamentale capire che non devi esagerare, non devi abusare delle keyword proprio perché staresti offrendo una pessima esperienza di lettura all’utente. Immagina di parlare con una persona della tua vita e di essere così noioso da ripetere le stesse parole in continuazione, non ti presterebbe più attenzione.
Oggi gli aggiornamenti di Google sono molto più frequenti, perciò devi sforzarti di capire come funziona. Un concetto di cui tenere nota è quello E.A.T. spiegato bene in questo articolo (in inglese). Il contenuto di valore è quello che proviene da un esperto, autorevole, degno di fiducia da poter essere condiviso. Un punto di partenza è leggersi anche la guida per i quality rater, per capire meglio come Google identifica un contenuto di alto valore.
Altri fattori di ottimizzazione
Altri fattori di ottimizzazione sono:
- La velocità di navigazione. Google ha introdotto il concetto dei Segnali Web Essenziali, che ci raccontano la performance – in termini di velocità – delle pagine. Performance che può essere misurata tramite strumenti come PageSpeed Insights.
- La rilevanza in topic del sito, cioè essere autorevole e tematico rispetto all’argomento principale. Se un sito è rilevante e coerente sul suo argomento, può essere preferito ad altri che lo sono meno, ma non sempre questo principio è valido perché subentra il PageRank.
- PageRank è l’algoritmo principale di Google, basato sul calcolo dei link in entrata e in uscita. Pertanto: avere link in entrata di valore e tematici aiuta alla grande il posizionamento, in una misura che – nonostante alcune dichiarazioni – è ancora oggi molto rilevante. Ne deriva che siti autorevoli multitematici, esempio i giornali online, possono superare siti di nicchia con meno link in entrata.
- La presenza o meno di vicoli ciechi e navigazione interrotta per errori.
- Presenza di contenuti di scarso valore che non generano traffico e interesse nelle SERP di Google. Meglio avere un sito compatto di buoni contenuti che ricevono click anziché disperdere i testi in pagine senza alcuna possibilità di generare impatto.