Il metano: il gas naturale per eccellenza

Il Metano è uno dei più semplice gas idrocarburi a catena aperta. È importante per il suo sfruttamento energetico e per la sua enorme diffusione in natura e viene talvolta definito, in modo giornalistico e scientifico, come “gas naturale” o “gas delle paludi” perché si forma facilmente per putrefazione a causa dell’opera di microorganismi all’interno delle sostanze organiche. Viene anche detto gas delle miniere perché è frequente nelle miniere di carbone, nelle quali ha provocato spesso drammatici incidenti.

gasdottoitaliaÈ il componente principale e quasi sempre esclusivo del gas naturale per cui la terminologia corrente tende a usarli in modo indistinto e accompagna quasi sempre la presenza del petrolio, all’interno dei suoi giacimenti, ma si trova spesso anche da solo, in sacche indipendenti. A temperatura ambiente è un gas incolore, dal punto di vista fisiologico il metano è classificato come gas inerte, vale a dire assolutamente non tossico, ma semplicemente asfissiante. Rimane tuttavia un gas ad alta pericolosità, per la sua facile infiammabilità. Motivo per cui, nell’utilizzo domestico si prendono particolari precauzioni. Oggi tutto il metano utilizzato nell’industria è ottenuto dai giacimenti naturali che abbondano in ogni angolo del pianeta. In Italia esistono piccoli giacimenti (se confrontati a quelli presenti negli USA o in Russia), soprattutto nella Pianura Padana, ma sono quasi tutti in gran parte esauriti e da tempo insufficienti a rispondere al nostro fabbisogno. Pertanto noi importiamo il metano in grande quantità dall’Africa, attraverso il metanodotto (gasdotto) GreenStream che collega Italia e Libia e quello che collega l’Italia all’Algeria dedicato a Enrico Mattei. La di costruzione dei gasdotti in Europa è sottoposta a delicati equilibri politici, vista la dipendenza di paesi come la Germania, dalle riserve della Russia (Nord Stream). L’Italia negli anni scorsi aveva raggiunto un accordo con Russia e paesi balcanici per il South Stream.

Le riserve mondiali di metano, per le quali ogni anno si annuncia la fine, in realtà sono ancora molto vaste abbondanti, in quanto più facilmente raggiungibili da nuove tecniche di perforazione capaci di sfruttare giacimenti molto profondi, ovunque nel mondo. Gli impieghi del metano sono principalmente di due tipi: uno come combustibile per esempio a fini di riscaldamento domestico, e uno come materia prima per le sintesi dell’industria chimica. La quantità maggiore è usata come combustibile per il riscaldamento, sfruttando non solo la capacità del metano di produrre energia, ma anche perché è facilmente gestibile in quanto brucia in maniera controllata, ha un costo relativamente basso e in più brucia senza produrre inquinamento da sostanze come il biossido di zolfo. La più grande società del mondo che commercia gas naturale è la russa Gazprom, a partecipazione pubblica, che si reputa controlli il 18% delle riserve o dinari conosciute ed è fornitrice unica del gas a molti paesi dell’Europa orientale e centrale (rappresentando il 27% degli acquisti effettuai dal nostro paese).

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