Perché si estinsero i dinosauri

Come insegna il film Jurassic Park, la teoria più in voga riguardante l’estinzione dei dinosauri è quella della caduta di un grosso asteroide a largo della penisola dello Yucatan, 65,5 milioni di anni fa. Gli scienziati più prudenti dicono che la scomparsa è avvenuta durante l’evento estintivo del Cretaceo. si pensa che in questo evento estintivo di massa non sia sopravvissuto un animale più grande di un gatto. È opinione comune che in quell’istante, la Terra abbia cambiato padrone: dai grandi rettili ai piccoli mammiferi simili ai nostri roditori, che hanno iniziato a prendere possesso dei vari habitat.

Il cielo fu letteralmente oscurato dalle polveri per decenni, rendendo impossibile la vita biologica a tutte quelle specie animali e vegetali che fanno affidamento sul sole, per processi come la fotosintesi. Gli animali che a loro volta dipendevano dal sole per la temperatura del corpo entrarono in crisi, non trovando sostentamento nelle piante, che mancavano. Le fonti di cibo sono venute a mancare tanto che in America del Nord, un continente ricco di dinosauri, si considera che quasi il 60% delle piante fossero estinte. I paleontologi oggi chiamano l’evento K-T in corrispondenza dello strato di roccia in cui si nota l’accumulo di cenere e fuliggine.

Gli scienziati non concordano al 100% sulle cause di questo gigantesco evento distruttivo. Come detto all’inizio, la teoria dominante è quella proposta dal premio Nobel Luis Alvarez: un asteroide di sei miglia di diametro ha colpito la Terra, rilasciando un’energia pari a due milioni di bombe atomiche, generando ondate di tsunami impetuose lungo le sponde dell’Atlantico.

Il limite K-T

Le prove della Teoria dell’asteroide sono state ritrovate negli anni, anche se non appaiono così forti come il film Jurassic Park sembra suggerire. La prima prova è appunto quella del largo cratere a largo della penisola dello Yucatan in Messico. La datazione delle rocce sembra corrispondere al limite K-T. Lo stesso strato in altre parti del globo sembra possedere un’alta concentrazione di iridio, una sostanza molto rara sulla superficie della Terra, ma che si ritrova in grandi quantità proprio sugli asteroidi. Questo ritrovamento negli strati più profondi e risalenti a quel periodo dimostrerebbe che c’è stato un violento impatto, così da creare una nuvola in grado di depositarsi su tutto il pianeta. Si sono create le condizioni per una cappa di biossido di zolfo, come una sorta di pellicola, che ha generato piogge acide mettendo in crisi anche gli animali marini che dipendono dalle loro conchiglie per vivere.

Sembra che la distruzione delle principali forme di vita, perlomeno quelle giganti, sia avvenuta nello spazio di poche ore. In particolare nelle grandi pianure del Nord America, direttamente esposte all’impatto del meteorite. Chi è sopravvissuto ha avuto a che fare con un ambiente ostile, un ecosistema profondamente modificato nel quale solo i piccoli animali a sangue caldo potevano avere qualche chance di sopravvivenza. Senza il meteorite o comunque qualunque fosse la causa di questa estinzione di massa, non avremmo mai avuto il dominio dei mammiferi di piccola taglia. Compreso l’uomo.

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