Quando l’inverno arriva, decidiamo come riscaldare la casa. Qual è il migliore metodo di riscaldamento per la nostra abitazione? Come dobbiamo decidere? In cosa consiste il riscaldamento e quando questo è efficace.
Tra i sistemi di riscaldamento più utilizzati, nelle città italiane, ci sono sicuramente i termosifoni, che appaiono essere i più economici. Nelle case vecchie si usa ancora il camino che ha il suo fascino, ma esso è adatto a case piccole, con canna fumaria e mura spesse per trattenere il calore.
Spesso il camino viene pensato come un elemento di arredo, tanto che oggi vanno di moda gli inserti camino. Poi esistono le pompe di calore e il riscaldamento a pavimento, infine le stufe a pellet e il riscaldamento elettrico tramite fotovoltaico. Vediamo punti di forza e di debolezza di ciascuno di questi metodi.
Quando si scegliere il riscaldamento le variabili in gioco sono tante. Il nostro appartamento o la nostra casa possono avere una pessima esposizione solare, che non favorisce affatto il riscaldamento. Lo stato delle murature, dell’isolamento possono influire sulla bolletta energetica, determinando degli sprechi. La dispersione del calore può essere così importante, da far preferire un sistema piuttosto che un altro. Un riscaldamento efficiente lavora sfruttando al meglio l’ambiente in cui è installato, sempre tenendo conto che esso può essere migliorato lavorando sull’efficienza globale dell’edificio.
I termosifoni con la caldaia
I termosifoni sono indubbiamente la soluzione più economica: per utilizzarli è necessario installare una caldaia a gas, che regola l’afflusso del gas per riscaldare l’acqua presente all’interno delle tubature. I termosifoni costano poco e sono abbastanza efficienti, richiedono poca manutenzione, anche se la caldaia va collaudata ogni anno per sicurezza e fatta controllare di tanto in tanto, perché potrebbero presentarsi dei problemi. Se la casa è vecchia è facile trovare i termosifoni già installati. Possono essere sostituiti con modelli più eleganti e performanti, che si adattano bene all’arredamento delle stanze.
Installare un camino a inserto
Il camino oggi è superato, ma ha sempre il suo fascino. Per questo nel tempo sono nati dei sistemi che utilizzano il camino, alimentato a pellet o altro combustibile, per essere integrati perfettamente all’interno di un appartamento che originariamente non lo prevede.
È una soluzione comoda, facile, tutto sommato economica, che spesso si fa per conferire atmosfera alla casa. L’inserto rinnova una casa, decora e ha una funzione sociale, dal momento che consente agli occupanti della casa di riunirsi intorno ad esso in una zona di relax (vedi: http://www.cuneo-stufe.it/inserti-per-camino/). Il camino a pellet può essere utilizzato anche per sfruttare la canna fumaria già esistente, lavorando anche in loco rispetto al camino originario, se non lo si può alimentare a legna (materiale di difficile reperimento e sistemazione in città).
L’inserto a pellet consente un risparmio energetico molto sostanzioso, creare ambiente e dà modo di recuperare una eventuale canna fumaria inutilizzata. È facile da pulire e da installare, essendo una sorta di elettrodomestico a incasso, molto sicuro. Come per gli altri tipi di camino, gli inserti funzionano meglio in ambienti chiusi, piccoli, perché irraggiano il calore. Nascono quindi con lo scopo di recuperare uno spazio (il camino) dandogli funzionalità.
Se si dispone di un impianto fotovoltaico, il riscaldamento può essere alimentato tramite l’energia elettrica prodotta dallo stesso, determinando un risparmio sensibile nella bolletta energetica. La cosa migliore da fare, in questo caso, è verificare il costo complessivo e non puntare sul fotovoltaico tanto per. Alla lunga è comunque un sistema che raffredda e riscalda la casa utilizzando l’energia autoprodotta.